Risarcimento danni per intervento di protesi all’anca

Sommario

(Articolo aggiornato al 11/02/2025)

Si parla di risarcimento danni nel caso di protesi all’anca, in quanto questo tipo di intervento se non effettuato correttamente può comportare delle severe conseguenze.

Nonostante sia classificato come un’intervento di routine non è raro che il decorso post-operatorio non sia favorevole e si verifichino delle invalidità permanenti.

Un errore chirurgico può compromettere la qualità della vita del paziente, causando dolori cronici e limitazioni nei movimenti.

Cause principali di danno in un intervento di protesi all’anca

Le problematiche più comuni legate a un impianto di protesi d’anca difettoso includono:

  • Dismetria dopo protesi all’anca: Un errore nell’installazione della protesi può causare una dismetria, ovvero una differenza di lunghezza tra le due gambe. Se la dismetria è eccessiva, può portare a mal di schiena, problemi al ginocchio e postura scorretta.
  • Lesione del nervo femorale o sciatico: Le lesioni nervose durante l’intervento di protesi all’anca sono tra le più gravi e difficili da trattare. La lesione di nervi come il nervo femorale può causare dolore cronico e perdita della capacità di deambulare correttamente.
  • Frattura del femore durante l’impianto: Un errore durante l’inserimento della protesi può causare fratture ossee, che richiedono interventi correttivi e aggravano il danno iniziale. La frattura del femore durante l’operazione può anche portare a complicazioni a lungo termine, come una mobilizzazione della protesi.
  • Protesi all’anca difettose: In alcuni casi, la protesi all’anca può risultare difettosa, ad esempio se i materiali utilizzati o le dimensioni non sono corretti. Protesi difettose, come quelle ritirate dal mercato, possono causare gravi effetti collaterali, tra cui tossicità da metallo (cobalto e cromo), dolore e avvelenamento.
  • Infezioni post-operatorie: Le infezioni possono manifestarsi anche a distanza di tempo dopo l’intervento. Se non trattate tempestivamente, le infezioni possono compromettere seriamente la funzionalità della protesi e richiedere un intervento chirurgico per rimuoverla.

In molti casi, il fallimento della protesi diventa evidente solo dopo mesi o anni, con sintomi progressivi come dolori, difficoltà di deambulazione e lussazioni ripetute.

Se può essere di interesse abbiamo anche analizzato una sentenza su infezioni da protesi avvenuta presso la rinomata Casa di Cura Villa Erbosa a Bologna (si legga  Responsabilità Medica a Bologna: Sentenza su Infezione da Protesi).

Ce ne siamo occupati anche in riferimento al Rizzoli di Bologna ( Artroprotesi: Responsabilità Medica in Caso di Infezione Nosocomiale a Bologna).

Risarcimento protesi anca Depuy

All’interno della casistiche delle protesi difettose ricordiamo lo scandalo delle risarcimento danni protesi Depuy  protesi DePuy, le quali sono state ritirate dal commercio nel 2010.

Si tratta di protesi che in Italia sono state impiantate a partire dal marzo 2004 per le quali sono state disposti già diversi risarcimenti per i pazienti operati.

Questa tipologia di protesi sono realizzate interamente in metallo e per tale motivo rilasciano degli ioni metallici (cobalto e cromo) che possono provocare gravi reazioni e conseguenze sul paziente.

Difatti il cobalto in una certa quantità è tossico e comporta fenomeni di avvelenamento e dolori muscolari.

Spesso accade che i danneggiati lamentano dolori a distanza di alcuni mesi con evidenti difficoltà di deambulazione.

La prima cosa da fare è quella di richiedere la cartella clinica integrale dall’ospedale al fine di poter verificare la protesi che è stata impiantata.

Troverete una pagina dove si riportano in fotocopia gli adesivi identificavi della protesi utilizzata. Troverete indicato:

  • tipo di protesi e produttore
  • data di scadenza
  • tipo e lotto della protesi

Se si tratta di una protesi DePuy installata dopo il 2004 è consigliabile effettuare ulteriori accertamenti in quanto vi è una concreta possibilità di ottenere un risarcimento danni.

Se volete delle informazioni aggiuntive contattateci con il nostro risarcimento danni protesi depuy modulo.

Risarcimento protesi anca Zimmer difettose

Similmente alle protesi DePuy anche le protesi Zimmer sono state ritirate dal mercato in quanto difettose e realizzate in metallo.

Diversi pazienti in seguito all’impianto avevano iniziato a lamentare forti dolori alla gamba.

Dagli accertamenti effettuati emergeva un valore decisamente anomalo di cobalto nel sangue che pertanto causava problemi di tossicità e metallosi.

La conseguenza è che queste persone sono state costrette a rioperarsi pregiudicando gravemente ed irrimediabilmente lo stato preesistente e cagionando dei danni permanenti.

Sul punto la giurisprudenza è ormai consolidata nel riconoscere il nesso di causalità ed il dovuto risarcimento ai danneggiati.

Frattura derivante da intervento di protesi all’anca

Una delle più frequenti complicazioni intraoperatori è la frattura ossea. Nello specifico la maggior parte delle fratture si verificano a livello del femore durante l’inserimento dello stelo protesico, oppure a livello del cotile durante l’inserimento della coppa acetabolare.

Chiaramente l’entità del danno può essere di differente gravità. In alcuni situazioni è necessario prevedere un nuovo intervento o l’applicazione di innesti, placche e viti aggiuntive.

Un esempio specifico è stato analizzato in questo articolo: risarcimento frattura protesi Errato intervento alla gamba: l’assicurazione deve pagare.

Risarcimento per lesione dei nervi

Durante l’intervento di protesi all’anca può accadere che si verifichi una lesione del nervo sciatico o del nervo femorale.

Di regola sono infatti i suddetti nervi a subire dei danni per schiacciamento, stiramento o sofferenza ischemica.

Il recupero della lesione non è garantito ed in genere ha un decorso clinico di diversi mesi (se non anni).

In tal caso il danno subito dal paziente può essere particolarmente severo andando a perdere la capacità di deambulare correttamente.

Complicazioni postoperatorie: infezione

Purtroppo tale casistica non è rara. Nonostante le continue attenzioni che possono essere presenti all’interno dell’ospedale, talvolta quest’ultimi non rispettano gli standard di sicurezza necessari.

Laddove si tratti di un’infezione superficiale della protesi la stessa di regola si risolve con una mera terapia antibiotica. È necessario però intervenire tempestivamente al fine di non pregiudicare il decorso clinico.

Chiaramente molto più grave l’ipotesi di infezione profonda ove potrebbe essere necessario un intervento di revisione per l’asportazione della stessa protesi.

Risarcimento per mobilizzazione della protesi all’anca

Un caso specifico di danno è quella della mobilizzazione: ossia l’allentamento dell’impianto che spostandosi della sua sede originaria provocando dolore ed instabilità.

Il fenomeno è ben conosciuto in medicina è parzialmente (soprattutto in passato) strutturale allo stesso intervento che nel tempo comporta la perdita del tessuto osseo intorno alla protesi (c.d. osteolisi).

Tale fenomeno può però essere connesso ed aggravato ad un errato posizionamento dell’impianto o difetti di fabbricazione della protesi stessa.

Naturalmente tale valutazione può essere fatta solo tramite valutazione da parte del medico legale e specialista, che possono fornire al danneggiato degli elementi concreti su cui basare la richiesta di risarcimento danni.

Protesi all’anca ed allungamento della gamba

È noto che l’intervento di protesi comporta un modifica della lunghezza della gamba.

Tale dismetria rientra nella normalità laddove corrisponda a parametri specifici. Oltre tali condizioni, la problematica è spesso la conseguenza di un’errato impianto della protesi.

La dismetria dell’arto si ripercuote su tutto il corpo generando problemi secondari quali mal di schiena, male al ginocchio ed in generale un errata postura.

Risarcimento per errato intervento protesi e chirurgia di revisione

Le statistiche riportano che – nonostante sia considerato un intervento sicuro – circa il 10% degli interventi fallisca.

Fondamentalmente il problema principale è che dopo l’intervento non è possibile ripristinare la condizione preesistente e pertanto la “soluzione” è comunque un secondo intervento.

Si comprende che l’intervento di revisione (ossia quello successivo) sia notevolmente più complesso del primo è purtroppo può trasformarsi in un calvario per il paziente.

È opportuno precisare che ogni intervento ha delle percentuali di rischio e non sempre siamo di fronte ad ipotesi di “malasanità”.

È importante intervenire con le giuste tempistiche onde evitare che l’azione di risarcimento danni non sia più azionabile (prescrizione responsabilità danno protesi Prescrizione responsabilità medica). 

La valutazione di risarcimento deve essere fatta da un medico specialista che potrà correttamente evidenziare il nesso di causalità e la negligenza verificatasi.

Il danno derivante da un errato intervento di protesi all’anca non è chiaramente soltanto il danno fisico essendoci delle evidenti ripercussioni psicologiche per il danneggiato, nonché, menomazioni sulla qualità della vita e la quotidianità.

Non si stancheremo mai di sottolinearlo: è importante che ci si affidi a persone affidabili che non vi convincano ad avviare delle cause insensate e senza reali possibilità di risarcimento.

Risarcimento per Protesi Difettose: Come Procedere

Se hai subito danni a causa di una protesi difettosa come quelle prodotte da DePuy o Zimmer, hai diritto a un risarcimento danni. Ecco come procedere:

  1. Documenta il danno: Raccogli tutte le informazioni relative all’intervento, comprese la cartella clinica, le fatture e ogni altro documento che possa provare che la protesi impiantata fosse difettosa. Se la protesi appartiene a un modello ritirato dal mercato, questo è un importante elemento da presentare.

  2. Consultazione medica legale: Rivolgiti a un medico legale specializzato in protesi difettose per ottenere una perizia che attesti la correlazione tra il danno subito e la protesi impiantata. Un esperto potrà verificare se l’impianto è la causa delle complicazioni, come la dismetria, la lesione del nervo femorale o la frattura femorale.

  3. Richiedi il risarcimento: Con il supporto di un avvocato esperto in diritto sanitario, puoi avviare una causa legale contro l’ospedale, il chirurgo o la casa produttrice della protesi. Il risarcimento potrà coprire le spese mediche, i danni psicologici, la perdita di qualità della vita e, se necessario, il risarcimento per infezioni post-operatorie che hanno complicato ulteriormente il tuo recupero.

FAQ Risarcimento danni protesi all’anca: tutto quello che devi sapere

1. Quando si può chiedere un risarcimento per un intervento di protesi all’anca?

È possibile chiedere un risarcimento se l’intervento ha causato danni per errore medico, infezioni, fratture, lesioni ai nervi o uso di protesi difettose.

2. Quali sono le principali cause di danno da protesi all’anca?

Le cause più comuni includono dimensioni errate della protesi, difetti di fabbricazione, infezioni post-operatorie ed errata applicazione dell’impianto.

3. Come verificare se la protesi all’anca impiantata è difettosa?

Richiedi la cartella clinica all’ospedale: troverai gli adesivi identificativi con tipo, produttore e lotto della protesi.

4. Quali sono i rischi delle protesi DePuy e Zimmer?

Entrambe le protesi, ritirate dal mercato, rilasciano ioni metallici tossici (cobalto e cromo), causando dolori muscolari, metallosi e avvelenamento.

5. Quali danni può causare un intervento errato di protesi all’anca?

Può provocare dolore cronico, difficoltà di deambulazione, fratture ossee, lesioni nervose, infezioni e necessità di un nuovo intervento.

6. Come si dimostra il danno da protesi difettosa o errato intervento?

Serve una perizia medico-legale che accerti il nesso di causalità tra intervento e danno subito.

7. Quali sono le conseguenze di un allungamento della gamba dopo l’impianto di una protesi?

Se eccessivo, causa dismetria, mal di schiena, problemi al ginocchio e postura scorretta.

8. Cos’è la mobilizzazione della protesi all’anca e quando è risarcibile?

È l’allentamento della protesi che provoca dolore e instabilità, spesso dovuto a errato posizionamento o difetti di fabbricazione.

9. Come ottenere il risarcimento per un’infezione dopo l’intervento di protesi all’anca?

Se l’infezione è dovuta a negligenza medica o scarsa sterilizzazione ospedaliera, è possibile richiedere un risarcimento.

10. Quanto tempo si ha per chiedere il risarcimento per danni da protesi all’anca?

Dipende dalla prescrizione per responsabilità medica, generalmente entro 10 anni per danni contrattuali e 5 per danni extracontrattuali.

L articolo ti è stato utile?
HAI UN DUBBIO? Contatta
i nostri professionisti
gratuitamente

Tramite il modulo sottostante è possibile contattare lo studio legale di riferimento al fine di avere un parere sommario o un breve consulto sulla propria problematica. Ricevuta la richiesta si provvederà a smistarla presso i nostri convenzionati. La compilazione e l'invio dello stesso non comporta alcun onere o spesa da parte del richiedente. L'utente potrà decidere liberamente se affidare o meno la propria posizione allo studio legale di competenza. Cordialità.

Avvocato Bologna

Assistenza e consulenza legale su Bologna e provincia. Domiciliazione legale. Indirizzi della Giurisprudenza territoriale.

Avvocato CIVILista

Avvocati per contratti, Condominio, Sfratti e Locazioni, Risarcimento Danni, Tutela del Consumatore, Diritto Societario, Tributario e Amministrativista, Avvocato del Lavoro

Avvocato in diritto di famiglia

Separazioni e divorzi, Mantenimento ed Alimenti, Tutela Violenza Familiare, Successioni ed Eredità, Testamento e Divisioni ereditarie, Trust e Protezione patrimonio

AVVOCATO Per malasanità​

Azione di risarcimento con valutazione preliminare anche tramite perizia specialistica e medico legale per ponderare la fondatezza dell'azione legale.

avvocato per Sovra indebitamento

Legge salva suicidi, gestioni indebitamento, saldo e stralcio, crisi d'impresa.

Avvocato Penalista

Assistenza penale giudiziale e stragiudiziale per il risarcimento del danno. Consulenza e redazione denunce.