Cosa è il sovraindebitamento?

Sommario

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Sovraindebitamento in Italia

Alcuni potrebbero dire che il sovraindebitamento è un modo per uscire dai debiti con il sovraindebitamentonon pagare i propri debiti.  Nel dettaglio, per comprendere cosa è il sovraindebitamento nel nostro ordinamento, è necessario fare riferimento alla legge sul sovraindebitamentoLegge 27.01.2012 n. 3, la quale è stata successivamente modificata con il D.L. 179/2012.

Tale disciplina è sicuramente una novità per il nostro ordinamento. La sua finalità fondamentale è quella di permettere l’esdebitazione a soggetti non fallibili.

La normativa segue il solco di interventi legislativi già presenti in altri Paesi europei. Difatti, il problema dell’insolvenza civile risulta ormai particolarmente sentito nella nostra società civile sempre più basata sul fenomeno dell’indebitamento finanziario sia per le imprese che per le famiglie (si pensi al largo utilizzo del credito al consumo).

L’esdebitazione del soggetto non fallibile

La passata riforma della legislazione fallimentare ha introdotto con gli artt. 142-144 la possibilità del fallito persona fisica di poter ottenere l’esdebitazione, ovverosia il beneficio della liberazione dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti.

Diversamente, secondo la previgente normativa, il soggetto non fallibile non aveva alcuna possibilità di liberarsi dei debiti accumulati. In tal senso, l’impresa non soggetta a fallimento e il comune consumatore o persona fisica non poteva accedere a tale beneficio.

Peraltro, la problematica è risultata ancora più grave in considerazione della circostanza che la riforma fallimentare ha alzato le soglie di fallibilità e pertanto ha estromesso da tale procedura numerose aziende ed imprenditori.

Questa in sintesi, secondo alcuni studiosi, la principale motivazione e necessità dell’introduzione della legge sul sovraindebitamento.

Sovraindebitamento ed evoluzione normativa

Già nel 2011 con il Decreto legislativo n. 212, rubricato “Disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile” aveva introdotto ben undici articoli sulle procedura di sovraindebitamento. Da lì a pochissimo, la legge di conversione 10 del 2012 sopprimeva proprio il Capo I della legge contenente la suddetta disciplina. Successivamente, nello stesso anno, il legislatore introduce la già menzionata cosa è il sovraindebitamento: testo di leggeLegge 3 del 2012 poi novellata anche dal D.L. 179/2012.

Si comprende come tale disciplina sia in continuo fermento avendo delle applicazioni socio-economiche di particolare rilievo.

Cosa è il sovraindebitamento tecnicamente

Cosa è il sovraindebitamento? in termini tecnici la normativa prevede la possibilità di avviare tre distinte procedure.

La prima procedura viene definita dal legislatore quale “Accordo di composizione della crisi”, ma probabilmente sarebbe più congruo ed immediato chiamarla “Accordo di ristrutturazione”.

Potete trovare un approfondimento specifico nella sezione: Accordo di composizione della crisi Accordo ristrutturazione debiti.

In effetti la procedura anzidetta si sostanzia in una proposta di ristrutturazione dei debiti offerta ai propri creditori. Laddove la maggioranza qualificata dei creditori accetta la proposta, la stessa diverrà obbligatoria per tutti i creditori. Si comprende come abbia molte affinità con la procedura più conosciuta del concordato fallimentare.

La seconda procedura è denominata “Piano del consumatore”. Tale procedimento è riservato esclusivamente alla persona fisica qualificabile come “consumatore”. La particolarità di tale procedura è che l’omologazione della proposta prescinde da un qualsivoglia accordo con i creditori e si basa essenzialmente sulla meritevolezza del debitore-consumatore.

Sul sito è presente una sezione specifica di approfondimento: Procedura piano del consumatorePiano del consumatore

L’ultima procedura è quella della procedura di liquidazione dei beniLiquidazione dei beni”, che consiste essenzialmente nella volontà del debitore di mettere a disposizione l’intero suo patrimonio (con le eccezioni previste dalla legge) al fine di soddisfare i debiti contratti.

In realtà, è inoltre possibile distinguere una quarta procedura, procedura di esdebitazionel’esdebitazione, la quale è consequenziale alla suddetta procedura di liquidazione.

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