Art. 5 – Inadempimento del conduttore – Legge Equo Canone
Indice
Testo normativo dell’art. 5 Legge 392 del 1978 – Legge Equo Canone
(1) Salvo quanto previsto dall’articolo 55, il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla scadenza prevista, ovvero il mancato pagamento, nel termine previsto, degli oneri accessori quando l’importo non pagato superi quello di due mensilità del canone, costituisce motivo di risoluzione, ai sensi dell’articolo 1455 del codice civile.
Natura giuridica del mancato pagamento del canone
Il mancato pagamento del canone comporta motivo di risoluzione del contratto come descritto dall’articolo.
L’espresso richiama all’art. 1455 c.c. evidenzia che il ritardo di venti giorni è già considerato dalla legge un inadempimento importante tale da comportare la risoluzione e pregiudicare la prosecuzione del contratto.
L’art. 1455 c.c. afferma:
Il contratto non si può risolvere se l’inadempimento di una delle parti ha scarsa importanza, avuto riguardo all’interesse dell’altra.
Nel caso previsto dall’art. 5 della Legge sull’equo canone, il legislatore ha già previsto che il ritardato pagamento, anche solo di una mensilità, comporta inadempimento utile ai fini della risoluzione contrattuale.
